Un’altra serata meravigliosa regalataci dal Pompeilab, piena di canzoni ed emozioni. Caratteristica di questo cartellone del Teatrolab, la cui direzione artistica è stata affidata a Enrico Vicinanza e Adelaide Oliano, è di presentare spettacoli che hanno acquistato, da sempre, meriti non indifferenti, esaltati anche dalla critica internazionale, come lo spettacolo Le Tarantelle del Rimorso, con Pino De Vittorio, accompagnato alla chitarra da Marcello Vitale. Una suggestiva scenografia, creata dallo stesso Vicinanza, ha proiettato il pubblico all’esterno di una vecchia cantina di un casolare rurale, tra fiaschi e damigiane verdi, aiutata dallo scenario naturale del Pompeilab, tra rinverdite vegetazioni e alberi di fico, con la piacevole sensazione di essere lontani da luoghi caotici e affollati delle città. In questo silenzio e tranquillità, il pubblico ha goduto di uno dei maggiori interpreti internazionali, Pino De Vittorio, artista pugliese, con la sua voce, ora calda e forte, ora passionale e delicata, affrontando con originalità canzoni di incontestabile valore, La buonasera, Li funtanelle, Cori miu, Pizzica taranta, accompagnato alla chitarra da Marcello Vitale, da sempre uno dei maggior cultori della chitarra battente. Riportando alla luce un patrimonio, sconosciuto ai più, di villanelle e di vibranti canti di lavoro, dimostrando che le radici della canzone pugliese si ritrovano in soggetti e ambienti popolari, e fa capire anche, che bisognerebbe affidarsi alla ricchissima tradizione orale, che varia da paese a paese, per farla rivivere rigogliosa. Pino De Vittorio, corpo sinuoso dalle movenze eleganti e leggere, al ritmo della musica, ha concentrato tutta la sua grande passionalità in questa escursione nella cultura popolare, con recupero dei canti tradizionali di estrazione popolaresca, restituendoli a dignità d’arte. Vero vigore ricevuto anche dalla progressiva esaltazione della platea, che ha richiamato più volte l’artista a concedere dei bis, donando così, anche la tanto attesa Tarantella del Gargano.
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