Questa mattina mi sono regalata un viaggio, fatelo anche voi. Zaino in spalla e “FolkShake” de La Terza Classe come colonna sonora.
Napoli – Flagstaff andata e ritorno, da Spaccanapoli alla Route 66 in esattamente 28 minuti.
Con otto fermate unite dal continuo nuovo inizio che è quello che poi da sempre contraddistingue questo meraviglioso gruppo di musicisti itineranti napoletani.
La Terza Classe nasce e torna spesso tra le strade di Napoli. La loro musica però, come è possibile assaporare attraverso sensi, intelletto e cuore da “Nine Pound Hammer” fino a “May The Circle Be Unbroken” è un costante richiamo a nuove dimore.
In tanti associano il gruppo al country, eppure dal titolo e da ogni singolo brano si capisce perché non è possibile etichettare questo lavoro.
La Terza Classe è folk. Folk come popolo: Tutto ciò che ci appartiene è folk e i brani della band entrano sottopelle a primo ascolto.
Provate ad assaporare le otto tracce del cd ad occhi chiusi: ogni volta, così come è successo a me, farete qualche chilometro in più. Con “FolkShake” è così, ci si ritrova in tante storie arricchite sempre da nuovi incontri.
I sorrisi di ogni singolo componente de La Terza Classe si avvertono al di là della musica e delle parole. Il resto è una continua scoperta.
Buon viaggio.
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