A distanza di 10 anni torna sulla scena musicale Il Nucleo, con “Cellule impazzite”, brano che anticipa il nuovo album di inediti Oltre, la cui uscita è prevista per la primavera 2020. La formazione de Il Nucleo è composta da: Andrea Zanichelli voce/chitarra, Luca Canei batteria, Mauro Buratti basso/synth e Marcello Presi chitarra. Il singolo “Cellule Impazzite” ritroviamo le caratteristiche che avevano reso il Nucleo una delle band più apprezzate e all’avanguardia, prima fra tutte la contaminazione tra elettronica e rock. Per saperne di più abbiamo intervistato Luca Canei.
“Cellule impazzite” segna il vostro ritorno sulle scene dopo 10. Come mai avete atteso tutto questo tempo per riunirvi?
«È una domanda per la quale è allo stesso tempo facile e difficile rispondere.. quando abbiamo deciso di fermarci non c’erano rotture che hanno portato allo stop, sono quelle cose che “senti” all’interno di una band, soprattutto quando si è insieme da tanti anni e si vive un’esperienza simile insieme. Sai che quello è il momento giusto per fermarsi, e che in quel momento la tua vita ha altre priorità, è un momento che arriva e basta. Negli anni di pausa tutti noi abbiamo messo su famiglia, e continuato a frequentarci come se non fosse successo nulla, ma tenendo il capitolo Nucleo a debita distanza. Poi allo stesso modo in cui si era chiusa la prima parte della nostra esperienza, abbiamo sentito tutti il desiderio di ripartire, e anche in questo caso la voglia di ripartire è stata una sensazione provata all’unisono, era tornato il momento di lavorare insieme ad un progetto».
Qual è stata la motivazione che vi ha spinti alla reunion?
«Sicuramente aver qualcosa da dire, e poterlo fare nel nostro modo, senza scadenze temporali, nella più totale libertà. Andrea aveva parecchi pezzi nuovi che aspettavano soltanto di essere sviluppati con il lavoro di band, come abbiamo sempre fatto. È stato tutto molto naturale, siamo partiti con entusiasmo senza farci particolari domande, e i risultati si vedevano subito».
Il singolo anticipa anche il vostro nuovo album in uscita in primavera. Potete anticiparci qualcosa di questo nuovo lavoro?
« Penso che sia un lavoro dove rimaniamo ben riconoscibili, ci sono punti di contatto soprattutto con i nostri primi due dischi, “Meccanismi”, ed “Essere Romantico”, quest’ultimo forse il disco che dopo tanti anni ci è rimasto più attaccato. Ci saranno episodi più rock, alternati a brani di matrice più electro-dance, e a momenti più riflessivi, dove la faranno da padrone gli intrecci fra le due chitarre, come nei nostri altri dischi. Ci siamo presi la libertà più totale nella stesura dei pezzi, in alcuni casi ci sono parti strumentali più marcate, non ci siamo preoccupati della durata dei pezzi o delle stesure, come avevamo fatto tante volte in passato».
Il brano rispecchia molto il vostro marchio di fabbrica. In questo progetto inedito, frutto della più totale libertà, c’è tutto il Nucleo, quello di ieri e quello di oggi. Sarà lo stesso anche per gli altri brani che compongono il nuovo disco?
« Direi di sì, c’è ancora una decisa componente elettronica nella nostra musica, dosata nel modo giusto, condizione necessaria per una formazione a quattro come la nostra. Mescolare synth e due chitarre è sempre stato un lavoro stimolante per noi in studio, così come creare un ibrido nelle ritmiche fra beat elettronici e parti di batteria. La nostra età, che non è più quella di ragazzini, sicuramente ha reso il risultato più consapevole e maturo, e i testi di Andrea sono sicuramente più cantautorali e introspettivi. Anche in questo caso credo che l’evoluzione sia inevitabile ed evidente, pur rimanendo un disco del Nucleo al 100%».
Quali sono i vostri progetti oltre all’album? Seguiranno anche dei live?
« Non vediamo l’ora di tornare a suonare dal vivo. Oltre a tornare a fare dischi insieme, direi che è il secondo obiettivo che ci siamo prefissati, cioè tornare al più presto su un palco. Ci vorrà un po’ di pazienza, torneremo solo quando ci sentiremo pronti al 100%. Siamo sempre stati molto esigenti con noi stessi, se non siamo sicuri di qualcosa, non lo facciamo e ci prendiamo il nostro tempo, è sempre stato così. Ma ci stiamo già lavorando e nel giro di qualche mese ripartiremo sicuramente con i live. Nel frattempo ovviamente speriamo che la nostra musica arrivi a più persone possibili».