Pubblicata sulla rivista Nature, la notizia riguardante un fossile di una tartaruga priva di guscio che getta una nuova luce sull’evoluzione di questi rettili. La scoperta è del gruppo coordinato da Li Chun, dell’Istituto di Paleontologia dei vertebrati e Paleoantropologia (Ivpp), dell’Accademia Cinese delle Scienze.
Vissuta in Cina 228 milioni di anni, la tartaruga del Triassico (dal nome scientifico di Eorhynchochelys sinensis) era dotata di un becco ed aveva un corpo a forma di frisbee lungo quasi due metri e costole larghe, ma non abbastanza sviluppate da formare il guscio tipico delle moderne tartarughe.
“L’origine delle tartarughe è stato un problema a lungo irrisolto nella Paleontologia – afferma Olivier Rieppel tra gli autori dello studio – ma ora grazie alla Eorhynchochelys, il modo in cui le tartarughe si sono evolute è molto più chiaro”.
Non si tratta della più antica tartaruga scoperta: nel 2015, infatti, fu trovato in Germania il fossile di una tartaruga molto più antica, la Pappochelys Rosinae, vissuta circa 240 milioni di anni fa.