Dopo il successo di pubblico e critica del suo primo romanzo Domani e per sempre, il noto cantante, autore, polistrumentista e produttore musicale albanese naturalizzato italiano Ermal Meta propone ai lettori Le camelie invernali, Ed. La Nave di Teseo, Collana Oceani,pag. 210.
Lara, una studentessa di giornalismo italiana di genitori albanesi, arriva in Albania per intervistare un uomo che da più di trent’anni vive rinchiuso nella sua abitazione a causa del Kanun, un’antica legge che esige la riparazione di un delitto. Ecco come l’autore lo descrive nelle pag. 18 e 19 del romanzo: «Se uccidi qualcuno la famiglia della vittima ucciderà un membro della tua famiglia, per ristabilire il suo onore. La vendetta però, non può colpire donne e bambini e non può consumarsi in casa. I maschi dovranno vivere rinchiusi fra quattro mura finché la vendetta non sarà consumata, colpendo altri familiari o finché il perdono da parte della famiglia della vittima non sarà concesso o venduto. L’attesa può durare anche anni.[…]In alcune zone dell’Albania il Kanun è presente ancora oggi. Il sangue va con il sangue».
Insieme a Lara i lettori fanno un salto indietro nel tempo ovvero al 1995 e scoprono altri personaggi ben delineati nel romanzo: Halil e Rozafa, genitori di Uksan, che hanno perso la loro figlia Nina in circostanze misteriose e mai più ritrovata e Zek, un uomo violento e ubriacone con sua moglie Odeta e il figlio Samir.
Un triste giorno, per una lite, Halil picchia a morte Zek facendo scattare il Kanun e la conseguente riparazione del delitto. Tocca a Samir preservare l’onore della sua famiglia vendicando il sangue versato ed uccidere il suo amico fraterno Uksan. Il romanzo continua con numerosi colpi di scena che per ovvi motivi, non possono essere svelati.

ph Antonio Esposito – Antepic
Durante la presentazione del romanzo presso la Corte di FOQUS , a Napoli, alla quale noi di Mydreams abbiamo partecipato, Ermal Meta ha detto: «Purtroppo ancora oggi ci sono più di mille famiglie che vivono sotto il Kanun e che hanno figli chiusi in casa che non escono mai per evitare di essere uccisi ,vivendo da prigionieri. Ho voluto parlarne in questo secondo romanzo perché tale pratica è poco nota e ci riporta ad un periodo storico che sa di Medioevo , segnato dalla dittatura. L’Albania ha molto sofferto ed ancora oggi molti vorrebbero spostarsi da un Paese che forse non li ama ad uno che non li vuole. Anch’io ci sono passato e mi sento troppo albanese in Italia e troppo italiano in Albania. E’ difficile da spiegare a coloro che non hanno avuto la mia stessa esperienza. Ho lasciato il mio Paese a 13 anni e scrivendo mi riapproprio delle mie radici e della mia cultura».
Le camelie invernali racconta una storia ancestrale, potente e avvincente come un thriller. Ben scritto e ben congegnato cattura da subito l’attenzione dei lettori affascinati dalle capacità letterarie di Ermal Meta che descrivere con parole forti ed intense immagini, situazioni ed emozioni. Sembra impossibile che in un Paese come l’Albania che dista pochi chilometri dall’Italia possa esistere ancora chi pratichi il Kanun che incide in modo irreversibile sui destini della popolazione.
Le camelie invernali hanno il pregio di esplorare la colpa, la vendetta, il perdono,l’incapacità di scrollarsi di dosso tradizioni e pratiche obsolete, la sottomissione delle donne ai voleri del maschio prepotente e violento, l’impossibilità di dichiarare i propri sentimenti, la cansapevolezza di sbagliare senza aver avuto alcuna possibilità di scelta.
Ma se un fiore così delicato come la camelie fiorisce d’inverno nulla è perduto. La speranza del cambiamento troverà spazio nel cuore e nelle azioni degli uomini.