L’ultimo romanzo di Roberto Saviano si intitola L’amore mio non muore, Ed. Einaudi, Collana Stile Libero, pag,332.
Ecco come l’autore ne racconta la genesi: «Ho deciso di scrivere questo libro per raccontare la storia d’amore più drammatica e potente in cui mi sia imbattuto. Quella di Rossella Casini, giovane piena di vita, vittima di ‘ndrangheta. É una storia che raccoglie tutti i colori dell’umano sentire: l’ingenuità e lo slancio, la devozione e l’ossessione, l’amicizia, il desiderio, il coraggio, la delusione, il tradimento, lo schifo,la tragedia. Eppure, per Rossella, la certezza che proprio nell’amare risieda l’unica possibilità di verità e di senso non viene mai meno. L’amore non muore» E in un’intervista rilasciata a Silvia Bombino per Vanity Fair, alla domanda: “Perché questa storia?”, Roberto Saviano ha aggiunto: «Attraverso Rossella volevo indagare sull’amore, sia quello giocoso e leggero, sia quello più profondo. Lei diventa quasi una Giovanna d’Arco, sicura, volitiva , che parla con i magistrati. Inoltre c’è l’aspetto erotico , perché nella coppia è la donna che è attratta, desidera, vuole. Un ragazzo calabrese all’epoca pensa che la donna faccia l’amore con lui perché in cambio vuole la protezione e il matrimonio. Rossella al contrario lo libera: si può desiderare , si può amare e Francesco scopre il paradiso e pensa che sia possibile essere felici. Ma con l’omicidio del padre che genera una faida è costretto a ritornare in Calabria e cedere al suo destino».
Rossella Casini è una studentessa universitaria che vive a Firenze con i suoi genitori Clara e Loredano. Siamo nel 1977. La vita di Rossella non viene sconvolta dalle contestazioni politiche o dalla droga che in quegli anni tristi inizia a diffondersi tra i giovani ma da Francesco Frisina, detto ‘u principino, uno studente calabrese fuori sede che abita nel suo stesso palazzo. I due ragazzi cominciano a frequentarsi e a provare un forte sentimento amoroso. Trascorsi i primi mesi spensierati dell’innamoramento e della forte attrazione fisica, Rossella scopre che la famiglia Frisina è strettamente legata ad una potente e temibile ‘ndrina della Piana di Gioia Tauro. Durante una vacanza a Palmi, dove ha portato anche i suoi genitori , assiste allo scoppio di una faida che genera un vortice di ricatti e violenze. Lo stesso Francesco ne rimane coinvolto e Rossella spera di poterlo salvare con il suo amore. Il 22 febbraio del 1981 Rossella scompare. Nessuno la rivedrà più. Il suo corpo non è stato mai ritrovato ma è riconosciuta dallo Stato come vittima di ‘ndrangheta.
Roberto Saviano con il suo inconfondibile stile narrativo che appassiona il lettore fin dalle prime pagine, ci propone una storia crudele e violenta che forse non avremmo mai sentito raccontare per l’omertà che cala su questi fatti di cronaca ritenuti da subito fastidiosi e irrisolvibili dagli stessi protagonisti. Rossella è sola dinanzi alla scoperta che il suo fidanzato e la sua famiglia appartengono alla ‘ndrangheta e anche i suoi genitori preferiscono vedere e non vedere, capire e non capire in un clima fatto di silenzi e paura, omissioni e parziali verità. E quando Rossella ,spinta dal suo amore per Francesco, decide di rivolgersi ai carabinieri e di raccontare ciò che ha visto e sentito e soprattutto coinvolge nella ricerca di questa verità lo stesso fidanzato,firma la sua condanna a morte. Prima era guardata come la straniera, dopo viene percepita da tutti come una nemica che deve ritornare a Firenze, farsi i fatti propri e soprattutto lasciare in pace Francesco.
Roberto Saviano sulla scia delle informazioni trovate prospetta tre epiloghi plausibili sulla fine di Rossella chiedendosi quale di questi sia quello realmente accaduto pur sapendo che la risposta definitiva non potrà mai arrivare proprio perché le prove ci sono e molte, coerenti tra loro e supportate dalle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia. Ma la verità ultima sulla sua fine non riesce a farsi strada. Rossella continua a fissarci dalla copertina del libro con uno sguardo composto e severo, uno sguardo che nasconde un segreto che non siamo stati capaci di svelare. L’unica cosa che possiamo dare per certa è il suo amore che non è morto e mai morirà.