Sono commestibili e saranno sul mercato fra 3 anni, si tratta delle pellicole ottenute con le proteine del latte, che non inquinano e che si possono perfino mangiare. Presto dunque le confezioni di plastica per gli alimenti potrebbero diventare solo un lontano ricordo.
Questi imballaggi di nuova generazione e decisamente “green” sono stati messi a punto presso il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e presentati a Philadelphia, nel congresso della Società Americana di Chimica.
La fase di produzione è già iniziata con una prima linea avviata in una piccola azienda texana, ma già altre aziende stanno guardando con interesse al nuovo materiale: i ricercatori, coordinati da Peggy Tomasula e Laetitia Bonnaillie, prevedono che le prime “pellicole al latte” potrebbero arrivare sul mercato nell’arco dei prossimi tre anni.
Le uniche pellicole simili (commestibile e biodegradabili), finora in commercio sono state ottenute dall’amido delle patate, che tuttavia sono più porose e lasciano penetrare più ossigeno, con scarsi risultati sulla capacità di conservare i cibi a lungo termine. A confronto, i pori delle pellicole ottenute dal latte, utilizzando la caseina, sono più piccoli e riescono a proteggere meglio i cibi. Inoltre per rendere le pellicole ancora più robuste, resistenti a l’ umidità e le temperatura è stata utilizzata la pectina estratta dai limoni. Un altro vantaggio da segnalare è che questa pellicola di nuova generazione può essere applicata come uno spray su cibi meno resistenti al contatto con l’umidità (come i cereali).
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