È prevista per il 16 dicembre 2014 l’uscita del cd di Andrea Arnoldi e il Peso del Corpo “Le cose vanno usate le persone vanno amate”.
Un disco autoprodotto che spiega come “quando gli uomini muoiono cantano” e che, proprio per questo motivo, nonostante abbia come filo conduttore la morte riesce a donar vita traccia dopo traccia.
Ho apprezzato molto questo lavoro in sordina dove grandi temi vengono trattati con naturalezza e semplicità. Ogni canzone somiglia a una piccola piantina: è possibile ammirarne la bellezza e anche già immaginare come diventerà avendone cura.
Si avverte il bisogno di scrivere per entrare nel cuore di chi ascolta in punta di piedi. Intensi i testi e incisivi gli arrangiamenti delle undici canzoni.
Il peso del corpo è indefinito, l’amore per le persone si unisce a quello per le cose: gli artisti danno importanza a tutto ciò che li circonda e questo risulta evidente brano dopo brano.
Traccia preferita su tutte risulta, personalmente, “Ancora”. Cura per i particolari e per le parole ritrovate e reinterpretate in alcuni versi a dimostrazione del fatto che poesie e canzoni appartengono a chi ci si ritrova dentro: a chi le vive e non a chi le scrive.
Note complici così come sono complici le parole racchiuse in un mondo senza confini.
Un ottimo lavoro che può essere sintetizzato nella citazione di Pessoa: “Noi siamo della dimensione di quello che vediamo (e percepiamo) – e non della dimensione della nostra (banale) altezza”.
Un cd che coinvolge chiunque, seppure per caso, abbia la fortuna di ascoltarlo.
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