Debutta sabato 22 giugno al teatro Sannazaro (con replica domenica 23) “L’anima buona di Lucignolo” (nel ventre del pescecane) di Claudio B. Lauri diretto da Luca Saccoia. Un progetto articolato in più fasi: uno spettacolo teatrale, un audio-libro, un adattamento cinematografico.
Nel ventre scuro di un circo in rovina, tra un binario morto e una discarica di gabbiani monchi, il vecchio Direttore canta, al ritmo del jazz degli animali morenti, la storia dei ciuchini volanti, Pinocchio e Lucignolo, che furono fratelli di sangue e rivali in amore, quel demone che semina discordie e arma gli eserciti. Pinocchio resta però sullo sfondo, in questo spin-off rischiarato appena dal torpore tetro delle lampadine al tungsteno, eco dello splendore di un tempo, memoria e rabbia per un inganno mai sopito. Le macerie del Circo altro non sono che lo scenario ideale dove preparare una resa dei conti, che arriva fatale e puntuale a coronare un rito di iniziazione puberale mancato, forse perché nato sotto una falsa fede, una sorta di onolatria viscerale, dove la tracotanza acceca tutti, ma dove tutti perdono.
Gli interpreti sono: Enzo Attanasio (L’omino di burro),Luca Saccoia (Il direttore del circo morente), Mario Zinno (Lucignolo).I musicisti sono: Carmine Brachi (batteria percussioni),Francesco Gallo (strumenti a fiato),Luca Toller (piano). Le musiche originali sono di Luca Toller.
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