“Il Grand Food – L’arte mangiata percorsi di gastronomia artistica in Campania” è il nuovo libro della giornalista Elisabetta Donadono; una passeggiata culturale in quaranta tappe, una chiave di accesso per scoprire la bellezza. Tutto può essere bello, il nostro compito, in momenti difficili come i nostri, è inseguire la bellezza e tramandarla perché “siamo perché eravamo e saremo perché siamo”. Per noi “poveri diavoli che abitiamo a Napoli”, in Campania, il compito di scoprire il nostro bello diventa un obbligo: troppo importante la città, la Regione, per essere svogliati, come, purtroppo, in molte epoche siamo diventati.
L’idea, quel colpo di genio che ispira lo scrittore, in questo libro è parlare di cibo ed arte insieme; a prima vista può sembrare qualcosa di non originale ma non è così. Si parte dall’ interrogativo “può un monumento ispirare un piatto”? L’abile e curiosa guida “Grand Food” ci toglie ogni dubbio e ci accompagna nella nostra Regione: da Capodimonte al Museo Archeologico, dalla poco nota chiesa della Sapienza al palazzo Monte Manso di Scala, dal Pio Monte della Misericordia alla certosa di San Giacomo e tanti altri gioielli della nostra terra, luoghi unici, architettonicamente splendidi. Di ognuno si racconta la storia, l’unicità che è data anche da un cibo, da un piatto ad esso associato . A rendere ancora più ‘succulento’ il racconto è la ricetta che viene fornita per preparare ogni piatto.
In questo lavoro arte e cibo diventano tangibili, accarezzabili, ‘commestibili’, si può parlare di un esempio di arte mangiata. Non c’è voglia di raccontare il cibo come nei tanti contenitori gastronomici oggi tanto d moda ma c’è accuratezza nella ricerca e nella conservazione e divulgazione della nostra tradizione, del nostro essere, ed anche una notevole ricerca storica. La storia, l’arte la cultura e le abitudini culinarie sono lo specchio di noi stessi e l’autrice compie un viaggio basato su ricerche serie ed accurate. Il taglio giornalistico si sposa e si fonde con l’attenzione da storica. Può sembrare strano ma la cucina è un’operazione irripetibile proprio come la storia.
Nel volume, edito dalla Homo Scrivens, si percepisce la volontà di raccontare il bello, buono, positivo, di una parte d’Italia.
Il fido Gran Food conduce il lettore tra le pieghe nascoste della nostra città; ad ogni pagina aumenta la ‘fame’ di sapere, e cresce anche la voglia di sperimentare le tante ricette storiche presenti
Per leggere questo libro osate, usate tutti i sensi, non abbiate paura di scoprirvi ‘affamati’ di sapere e curiosità.
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