Un nemico del popolo opera di H. Ibsen portata in scena fino al 20 aprile al Teatro Sala Umberto di Roma da Gianmarco Tognazzi e Bruno Armando per la regia di Armando Pugliese è un testo sempre attuale al di là dell’epoca in cui è stato scritto. Il Dottor Strockmann, interpretato da Gianmarco Tognazzi scopre che le terme pubbliche sono appestate da inquinanti scarichi montani di conciatura delle pelli. Vorrebbe fare un pubblico appello per denunciare la cosa e far porre rimedio al problema, ma da una parte suo fratello, rappresentante dei potenti azionisti di maggioranza delle terme, dall’altra i redattori di un giornale popolare che si schiera contro i potenti della città, si oppongono alla pubblicazione della relazione del dottore… perchè tutti sarebbero parte lesa nella questione. Gli appelli al potere sono inutili, quelli alla coscienza popolare anche:sia vinti che vincitori sono una schiera di opportunisti, interessati solo alla reputazione e al denaro. E’ in questo scenario che il dottore compie l’unica scelta possibile per lui: se prima vuole abbandonare la città, poi si accorge che la risposta migliore a questa situazione è la conoscenza: vuole quindi istruire i giovani per aiutarli a comprendere meglio la realtà e essere cittadini più civili. La regia di Un nemico del popolo che porta la firma di Armando Pugliese è impeccabile, gli attori (Franz Cantalupo, Alessandro Cremona, Stella Egitto, Simonetta Graziano, Renato Marchetti, Antonio Milo e Lombardo Fornara) sono tutti molto bravi. Il ritmo un po’ lento, riesce ad incalzare verso il secondo atto, molto simpatico e di impatto. Gianmarco Tognazzi, assume una caratterizzazione del suo personaggio molto simile a Mastroianni, bravo e capace di tenere vivo lo spettacolo. Per gli amanti del genere, sicuramente da vedere!
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