Torna a grande richiesta, al Teatro Sannazzaro di Napoli, il Cafè Chantant di Lara Sansone e Luca Sepe, nell’inedita versione dal titolo Bon Voyage, per accogliere aficionados e pubblico internazionale, in occasione del TraTurMo’, primo festival di Tradizioni che fanno Turismo nel Mondo (repliche fino a dom. 18 Maggio).
Nato dieci anni fa, per riportare la sala liberty di via Chiaia ai fasti della belle époque di inizi ‘900, il Cafè Chantant di Lara Sansone si è via via arricchito di numeri e personaggi, tanto da diventare punto di riferimento di un pubblico eterogeneo, di qualsiasi età ed estrazione, sia italiano che straniero. Dopo la ripresa d’obbligo natalizia, lo spettacolo torna al Sannazzaro nell’ambito del TraTurMo’, rassegna che per la prima volta unisce in una sala partenopea il meglio delle espressioni artistiche e culturali provenienti da tutto il mondo, dal Fado portoghese al Tango argentino, dal Flamenco spagnolo al Jazz americano (e molto altro ancora). Dunque, quale spettacolo più adatto del Cafè Chantant per rappresentare al meglio la tradizione nostrana? Solo che stavolta la coppia Sansone/Sepe si è voluta superare, proponendo al pubblico una versione speciale dello spettacolo, ricca di innesti musicali di sapore internazionale. E quindi, oltre alla macchietta napoletana, ritmi spagnoli, cubani, brasiliani, con qualche incursione nella disco music anni ’70, tanto per non scontentare nessuno. E per far capire quanto la melodia del canto napoletano abbia influenzato e sia stata influenzata da altre culture (come l’Arte napoletana in generale): basti pensare al rapporto tra quel genio di Carosone e il jazz. Così, alla maniera di spettacoli storici e indimenticabili di altri paesi – dal Can-can del Moulin Rouge, ai musical di Las Vegas -, lo spettatore viene trasportato in un viaggio ideale attorno al mondo (come quando Napoli era davvero tra le capitali mondiali di Cultura e Spettacolo), ma qui con un elemento di divertimento in più: la napoletanità.
Lara Sansone, con il suo canto (perfetto anche nella pronuncia inglese), la sua fisicità, la sua simpatia straripante, la sua versatilità che la fa brillare anche nei pezzi drammatici, si dimostra degna erede di sua nonna, l’indimenticata Luisa Conte, nonché di tutto il teatro di tradizione che ha calcato le tavole del Sannazzaro, da Nino Taranto a Giulio Adinolfi, da Gaetano Di Maio a Enzo Cannavale. Affiancata, come sempre, dal talento di Luca Sepe, del trio comico Ardone/Peluso/Massa e di una nutrita schiera di ballerini/e e cantanti, veri professionisti dello Spettacolo, che costituiscono ormai, a buon diritto, la nuova “famiglia” del Sannazzaro. Uno spettacolo che diverte, emoziona, coinvoge tutti. Grazie anche a scene, costumi e luci strabilianti.
Da non perdere.