E il Campania Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio, continua a proporre al pubblico spettacoli di grande qualità, come nel caso di Blumunn andato in scena presso il Casino della Regina nel Real Bosco di Capodimonte.
Lo spettacolo scritto ed interpretato da Marina Confalone con Lello Giulivo e Giovanni Scotti per la regia di Francesco Zecca, può considerarsi un piccolo gioiello di bravura attoriale e scenica supportato da un richiamo denso e vibrante alla nostalgia di un tempo che fu vissuto sulla pelle di Susy, un’anziana cantante di night che ha trascorso la sua vita al Blumunn tra le note delle tante canzoni cantate , le impronte dei bicchieri lasciate sui tavolini ormai polverosi e uno spicchio di Luna privato della sua luce blu.
Il locale sta per essere ceduto al giovane Malachia (Giovanni Scotti) dal vecchio proprietario Ammaturo ( Lello Giulivo) per trasformarlo in un punto vendita di surgelati. Ma ad un tratto, ecco comparire Susy (Marina Confalone) vestita con il suo abito ricco di lustrini. E con lei: le canzoni , i ricordi struggenti, la voglia prepotente di fare musica, il desiderio di indirizzare lo sprovveduto ed ingenuo Malachia a realizzare i suoi sogni tra i quali c’è quello di opporsi alla volontà paterna e di suonare il pianoforte…
Ecco come Marina Confalone parla del suo spettacolo: «Il Blumunn, un ex piano bar in stato di completo abbandono, è lo spazio dove si incontrano fortuitamente il giovane Malachia, che sta per trasformare il locale in un market per la vendita del pesce surgelato, e Susy, l’anziana cantante storica del locale, che non vi tornava da anni. Nel rapporto che li coinvolgerà metteranno in atto l’energia di due poli in opposizione per carattere ed intendimenti, avendo contemporaneamente l’occasione di indagare a fondo i loro cuori. La rinuncia di Malachia a d inseguire i propri reali sogni dovrà fare i conti con l’ardore prepotente, quasi adolescenziale di Susy, teso a turbare i piani del ragazzo. E Susy che rilegge le memorie del suo passato, che il Blumunn ha fatto riemergere come avvolte da un’aurea mitica, dovrà ammettere miserie e fallimenti della sua vita. Il Blumunn è lo spazio di una vita, quello di ognuno di noi, coi ricordi scanditi dalle canzoni della giovinezza, che hanno segnato il momento in cui era promessa la felicità ed hanno saputo infiammare la forza d’amare di ciascuno di noi. Tra le sue mura affiorano ricordi che possono attanagliare il presente nella morsa della rassegnazione oppure, ripescando la musica sommersa in fondo al cuore, farci ritrovare lo slancio d’inseguire ancora la gioia”. Noi di Mydreams propendiamo per la seconda possibilità come il pubblico presente ieri sera nella magica cornice del Real Bosco di Capodimonte.
Tanti gli applausi tributati agli attori e al regista goffamente salito in palcoscenico.
Marina Confalone, oltre ad essere la superba attrice che conosciamo, si è rivelata anche un’ottima cantante. Ci ha trascinati con garbo e maestria nel magico mondo del Blumunn liberandoci dalle costrizioni che provocano dolore e infelicità per renderci partecipi dello splendore di un sogno condiviso, racchiuso spesso nelle parole di una sola canzone.