I Blonde Redhead live a Napoli

18 Luglio 2015 By Maria Rosaria Piscitelli

Soundgarden, 17 luglio 2015, Mostra D’Oltremare, Napoli. Il concerto dei Blonde Redhead inizia in sordina. Il trio indie newyorchese fa tappa al sud, finalmente a Napoli.
Amedeo e Simone Pace insieme con Kazu Makino portano nella città partenopea il loro ultimo lavoro “Barragán”, forse l’album più spoglio che il trio abbia ultimato fino ad ora.
Essenza ed essenziale sono le parole alla base del loro concerto minimalista insieme alla sensualità delle voci di Kazu e Amedeo.
Un concerto dei Blonde Redhead altro non è che un viaggio in un vortice sonoro. La batteria guida e, allo stesso tempo, si insinua nei tempi dei suoi compagni di viaggio musicali ma anche in quello degli ascoltatori.
Assistere a un live del trio porta inconsciamente a fare un piccolo viaggio. I Blonde Redhead non suonano né scrivono per arrivare a un pubblico, per cercare di farsi conoscere dal mercato discografico. I Blonde Redhead suonano perché non riescono e non voglio fare altro da quando hanno iniziato vent’anni fa.
Questo dettaglio che sembra così insignificante è la chiave della loro musica. Le dinamiche sonore brano dopo brano sorprendono sempre come la prima volta: si resta affamati a fine concerto e non solo perché ci si aspettava qualche brano del passato in più.
Ciò che colpisce e affascina anche durante un live dei Blonde è la facilità di ogni singolo ascoltatore nel perdersi durante l’esecuzione dei brani o semplicemente nel passaggio da un brano all’altro.
È facile lasciare tra le note un po’ di sé e sentire sottopelle le emozioni di chi ci è accanto e ascolta le nostre stesse note che però hanno magari significati ed essenze opposte.
Esperimento riuscito quello di Barragán grazie ai tremiti della tastiera analogica e i ritmi sfasati della batteria e dei cuori di tutti i presenti.
Un live che, come dice la parola stessa, andava la pena di esser vissuto.