Baléni, spettacolo di e con Francesca Pica con la supervisione di Elena Bucci, è andato in scena al Tin-Teatro Instabile Napoli.
Una figura enigmatica e mascherata scruta all’interno di personaggi, vite, epoche e contesti differenti, che si susseguono l’uno dopo l’altro,
come in una sorta di proiezione di esistenze:
lo spettatore viene trasportato in una Sicilia rurale, dove si fa testimone delle inquietudini e della tenerezza di una
bambina che dialoga con la Paura,
passa poi in un condominio romano dove un’eccentrica donna fa i conti con la solitudine,
osserva, infine, i turbamenti di una scrittrice che aspetta invano il ritorno del suo amato e quelli di una veggente,
le cui capacità divinatorie sono diventate per lei una maledizione.
Queste figure femminili, tutte splendidamente scritte e interpretate da Francesca Pica, sono accomunate da un senso di irrequietezza, sovente da
ironia e sentimento giocoso,
con il quale tentano di controllare e veicolare ansia e moti interiori, in quella “danza” del vivere che a volte può essere
armoniosa, a volte autodistruttiva.
In esse, quindi, campeggia il trauma, quella distorsione che rende le vite umane così complesse, stratificate,
finanche insondabili, e proprio per questo “vive”.
L’entità mascherata, simbolo di una coscienza spirituale, desidera incarnarsi in una di queste storie per
riconoscersi e addivenire alla verità nella vita, più che della vita,
poiché di essa non ce n’è una che possa considerarsi più vera delle altre.
Francesca Pica, che in scena si sposta agilmente dal siciliano, al romanesco e al napoletano, disvela dei mondi tramite dei veri e propri “baleni” di vite
vissute, un moderno stereoscopio dove lo spettatore posa il suo sguardo
e si immerge nelle istantanee che man mano scorrono, potendo arrivare a
specchiarvisi e attivando quel processo catartico
che è la cifra del teatro di qualità.
Baléni, è realizzato in collaborazione con Le belle bandiere e con
il sostegno del Teatro Trastevere.
Gli oggetti di scena, la maschera e il costume sono a cura di Domenico Latronico, il concept luci è di Elena Vastano
e l’adattamento tecnico luci di Virna Prescenzo.