Acqua a basso costo grazie ad una nuova tanica low cost: per risolvere, almeno in parte, i problemi dell’approvvigionamento di acqua potabile nei Paesi in via di sviluppo sembra infatti che la soluzione arrivi dalla Svizzera. In particolare dal Sandec, ovvero il Dipartimento per l’acqua e l’igiene nei Paesi in via di sviluppo dell’Eawag (Istituto per la ricerca sulle acque dei Politecnici federali svizzeri).
Il Sandec, che si occupa di acqua in tutte le sue declinazioni, sta lavorando da tempo ad un progetto per la diffusione di acqua potabile ed ecco i risultati: «Fino a oggi esistevano molte soluzioni pensate per sanificare l’acqua – spiega Christian Zurbrügg, responsabile del Dipartimento per l’acqua e l’igiene nei Paesi in via di sviluppo – Molti di questi prevedono l’utilizzo di un filtro microbiologico in grado di eliminare le particelle e i batteri patogeni ma c’è un ostacolo da superare: il lavaggio del filtro, che causa l’utilizzo di ingenti quantità d’acqua o di sostanze chimiche, pericolose o comunque costose».
Spesso infatti costa più il filtro che tutto il sistema di depurazione. Per arginare questo problema, il team di ricerca del Sandec ha realizzato e sperimentato “Safir”, una tanica realizzata in Pet e dotata di un filtro composto da una membrana microporosa con maglie che vanno dai 20 ai 40 nanometri, funzionante con la sola pressione idrostatica. La particolarità di questa tanica è che non ha bisogno di nessuna manutenzione, né di energia, né di composti chimici ed il sistema è in grado di purificare da due a dieci litri all’ora per cinque anni consecutivi. I risultati sono stati raggiunti grazie anche ai test sul campo in Kenya e nei villaggi di Encanto Pampa e San Benito (Bolivia), dove una ventina di famiglie circa hanno potuto utilizzare l’acqua del vicino fiume in tutta sicurezza.
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