Si spegne il graffiante e ribelle sax di Gato Barbieri. Il sassofonista e compositore argentino è morto all’età di 83 anni a New York, per una polmonite. Entrato a far parte dell’orchestra di Lalo Schifrin nel ‘53, raggiunge la fama negli anni ’60, quando registra per Ennio Morricone l’assolo di Sapore di Sale del cantautore Gino Paoli. Un musicista rivoluzionario, che ha dato un’anima in movimento al suo strumento. Curioso e poliedrico ha reso il jazz, sempre più eccitante in un continua crescita di sensualità ritmica. Nel ‘72 conquista un Grammy Awards per la composizione della colonna sonora del film di Bertolucci, L’ultimo Tango a Parigi. Gato Barbieri ha composto ben 35 album nel corso di una carriera in continua ascesa, tra questi, Que Pasa del 1997, che raggiunge i vertici delle classifiche. Un modo di fare jazz diverso ed eclettico, che ha portato Barbieri alla registrazione del lavoro discografico Nuovi Sentimenti, di Gaslini. Riparte per New York poco dopo, ritornando in Italia per realizzare insieme al maestro Piero Umiliani, le colonne sonore dei film Una bella grinta di Giuliano Montaldo (1964), Svezia, inferno e paradiso di Luigi Scattini (1968). Imponente la sua presenza anche in Italia, dove ha collaborato con grandi cantautori tra cui Pino Daniele, e Antonello Venditti. Rimasto fermo per diversi anni per una forte depressione dovuta alla perdita della sua prima compagna , morta per una malattia degenerativa, Barbieri, si riprende grazie alla suia musica. Si risposa nel 1996 e da qul momento non ha più smesso di suonare. Negli ultimi anni si esibiva spesso al Blue Note Jazz di New York. L’anno scorso h ricevuto un Latin Grammy alla carriera.
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