Calendar Girls torna per la terza stagione a calcare i palcoscenici dei teatri italiani, in questo caso quello del Brancaccio di Roma, dopo le fortunate repliche delle prime due stagioni che hanno registrato il tutto esaurito nei teatri delle 80 città dove il fortunato spettacolo è stato presentato.
Complice un cast d’eccezione, formato dalle divertenti Angela Finocchiaro, Laura Curino, Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Stefano Annoni, Noemi Parroni, Titino Carrara, diretto da Cristina Pezzolli e basato sul film Miramax scritto da Juliette Towhide & Tim Firth.
Un successo di pubblico e sala per una commedia che racconta di donne mature e del loro rapporto con il corpo, che poi, tanto personale non è, visto che devono confrontarsi con i giudizi della società.
Ispirato a una storia vera, il testo racconta di un gruppo di donne tra i 50 e i 60 anni, che fanno parte del Women’s Institute, un’organizzazione britannica di volontariato delle donne, istituita nel 1915. Chris, interpretata da Angela Finocchiaro, per una raccolta fondi da destinare all’ospedale nel quale è morto di leucemia il marito di una delle sue amiche, Annie, pensa di fare un calendario diverso, dove lei e le amiche posano nude. Il suo intento è quello essere riprese nude mentre compiono faccende domestiche o gesti naturali. Chris riesce a coinvolgere in questo progetto tutte le amiche, sperando in una raccolta sostanziosa.
L’iniziativa ha una buona riuscita non solo nel paese, ma in tutta la Gran Bretagna, superando anche i confini nazionali, anche se il successo metterà a dura prova il rapporto delle amiche.
Il testo della commedia si basa su battute e ritmi stile inglese, che nella traduzione hanno accolto sfumature dello stile italiano e la possibilità di essere divertenti e fruibili dal pubblico nostrano. Intensa l’interpretazione delle protagoniste Angela Finocchiaro e Laura Curino, bravissime interpreti della scena che riservano un lavoro interpretativo di tutto rispetto.
Lo spettacolo gode anche dell’armonia che emana dal palco, dove tutto il cast si muove con equilibrio, mantenendo tempi coerenti capaci di strappare risate e divertimento al pubblico.
Si affronta la vita, ma soprattutto il tema della morte e della vecchiaia in modo ironico, divertente, senza cadere nel pietismo e nella disfatta delle vita ormai al tramonto. Ogni età ha la sua capacità trasformare ogni evento in qualcosa di bello, interessante e giocoso.
La scenografia riesce a trasportarci con facilità dal dolce praticello inglese, dove le amiche si incontrano, passeggiano, alla rigida chiesa che frequentano, fino al set sul quale posano per le fotografie ammiccanti, facendo scaturire un insieme di risate.
Lo spettacolo non si ferma al solo intrattenimento, ma è legato all’associazione AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma) che grazie a queste tournée, hanno potuto ospitare all’interno delle case AIL pazienti e familiari in modo gratuito.